Una soluzione alternativa a Google Drive o a DropBox è NextCloud (ma anche OwnCloud). Si tratta di un applicativo open source da installare su di un server (per uso casalingo anche su di un raspberry!) per l’archiviazione, la condivisione e la sincronizzazione dei dati. Se si sceglie di condividere dati si potrà fare anche con chi non è autenticato sul server. Può essere utile, ad esempio, inviare un link per consentire l’accesso, temporaneo e limitato, ad un file o ad una cartella per compiere il download e upload dei file. La gestione delle versioni consente di recuperare un file modificato e salvato erroneamente.
L’utilizzo di Nextcloud prevede, ma non è necessario, l’uso di un software client da installare su pc (windows, mac, linux). Il software sincronizzerà una cartella, di default che potrete scegliere in fase di installazione, all’interno della quale salverete i vostri file. Se non volete installare il software client, oppure vi trovate ad operare su un altro pc collegato ad internet, potrete accedere ai vostri documenti mediante l’uso di un qualsiasi browser; in tal modo avrete l’opportunità di sfruttare altre funzionalità, quali la condivisione di file e cartelle, l’uso di un calendario personale o condiviso. Infine è anche disponibile la relativa App per Iphone, Android e Blackberry. A differenza delle soluzioni Google e DropBox, l’utilizzo dell’applicativo NextCloud su di un server vi consente di gestire il backup dei dati in autonomia, ma, soprattutto, avrete la certezza che i vostri dati sono sul server che avete scelto, avrete la gestione e il controllo completo dell’applicazione e, se volete, dell’intero sistema.
Il software è un’ottima alternativa a Dropbox, ma in breve tempo ha dimostrato di essere una soluzione che non ha nulla da invidiare a Google drive, Office 365 e ad altre soluzioni costose, come ad esempio Sharepoint di Microsoft.
Questi concorrenti hanno le seguenti caratteristiche in comune tra di loro, ma non con Nextcloud:
- nessun controllo sull’accesso ai dati,
- nessun controllo su dove sono i dati,
- un single point of failure,
- nessuna informazione su eventuali attività di hacking,
- nessun controllo sulle modifiche apportate al codice e all’infrastruttura.
Scegliere NextCloud significa essere consapevoli del luogo in cui risiedono i propri dati; ognuno è libero di scegliere se installarlo sul proprio server, oppure su quello di un host presso un provider di servizi e affidarsi ad un esperto per la configurazione e la manutenzione del sistema.
Il software presenta numerosi vantaggi sia dal punto di vista dell’utilizzo che dal punto di vista della manutenzione e degli aggiornamenti. Una valida alternativa a soluzioni Microsoft, Samba, Dropbox, Google drive, soprattutto dal punto di vista della sicurezza.